martedì 16 dicembre 2008

Sistemi RAID? Vi spieghiamo come funzionano...


Il sistema RAID-0, che molti non considerano in realtà un sistema RAID, poichè non prevede ridondanza dei dati, necessita di minimo 2 dischi ed utilizza un’operazione detta di striping per velocizzare la equa distribuzione dei dati sui vari dischi visti dal sistema operativo come un unica unità. Solitamente questo lo si raggiunge attraverso dei controllers hardware.


I sistemi RAID-1 sfruttano la tecnologia mirroring per il salvataggio dei dati senza interruzioni. "Mirror" significa semplicemente che il disco 2 replica il disco 1; oppure che i dischi 3 e 4 replicano i dischi 1 e 2.


Il sistema RAID-2 è sostanzialmente un RAID 1 maggiormente affidabile.
Leggi tutto sui sistemi RAID 2

Un sistema RAID-3 dedica un disco alla parità del volume ed utilizza una frammentazione al livello di byte su tutti i drive.


Il sistema RAID-4 è identico al RAID-3, infatti sfrutta anch’esso un disco dedicato alla parità, con l’unica differenza data dalla frammentazione dei dati a livello di blocchi invece che di byte.


Il sistema RAID-5, molto diffuso e considerato uno dei più sicuri ed affidabili, si basa sulla frammentazione dei dati a livello di blocco e la distribuzione dei dati di parità su tutti drive di cui è composto il sistema.


Il sistema RAID-6, non contemplato nelle versioni RAID concepite all’origine di questa tecnologia, prevede una frammentazione a livello di blocchi identica al RAID-5 con l’unica differenza che i dati di parità vengono distruibuiti due volte tra tutti i dischi.


Il sistema RAID-7, non contemplato nelle versioni RAID concepite all’origine di questa tecnologia, aggiunge un sistema di caching ai sistemi RAID-3 o RAID-4 per aumentarne le prestazioni.


Il sistema RAID-10(1+0), è il risultato di un annidiamento di più sistemi RAID determinato dal controller Hardware. In questo caso un sistema RAID-0 che controlla più sistemi RAID-1.


Il sistema RAID-15(1+5), è il risultato di un annidiamento di più sistemi RAID determinato dal controller Hardware. In questo caso un sistema RAID-5 che controlla più sistemi RAID-1.

Leggi tutto sul recupero dati raid

Cancellazione dati per legge in caso di rottamazione del computer

Leggo ora sul Sole24Ore di un provvedimento del garante della privacy per garantire la cancellazione dei dati in caso di dismissione di computer o altri supporti elettronici in grado di memorizzare dati.

Storage Service attraverso i suoi sofisticati sistemi di recupero dati, è in grado di offrire il servizio di cancellazione dati sicura ad aziende lungimiranti, che oltre a voler preservare i dati dei propri clienti, fornitori, dipendenti o collaboratori più in generale, vogliono proteggere i segreti del loro business.

lunedì 10 novembre 2008

Sistemi RAID, prestazioni e sicurezza... garantite?


Per cominciare, qualche cenno storico sui sistemi RAID.

I sistemi RAID (Redundant Array of Independent Disks) brevettati per la prima volta da IBM nel 1978, sono un sistema informatico che utilizza un insieme di dischi rigidi per condividere o replicare i dati.
L´obiettivo di questi sistemi e quello di migliorare la prestazione in termini di velocità, l´integrità e la sicurezza dei dati rispetto ad un singolo disco rigido.
Nella sua configurazione più semplice, un sistema RAID permette di configurare un insieme di drive in modo che siano visti come un unica unità logica dal sistema operativo
.

Questi sistemi vengono venduti come infallibili. Ma purtroppo non lo sono affatto.

So called RAID Zero (stripe volume e spanned volume) non sono veri e propri sistemi di ridondanza, ma solo array di dischi.

Quindi in questi sistemi, il fallimento
anche solo di una delle unità determina la perdita dei dati.

Anche i sistemi più evoluti però sono soggetti a guasti e malfunzionamenti. In configurazione RAID 5 per esempio, il fallimento di 2 unità risulta fatale per il funzionamento del sistema. Purtroppo i sistemi RAID non avvertono quando un'unità risulta non funzionante e la perdita di dati da sistemi RAID può essere una sorpresa sgradevole, ma soprattutto repentina e senza preavviso.

Considerando che oggi gli hard disk di tutte le marche vengono fabbricati per essere sempre più performanti in termini di velocità e capienza, la rottura è una conseguenza sempre più frequente.

Basta la corruzione magnetica di un disco e la rottura delle testine di un'altra unità... e sistemi del valore di decine di migliaia di euro lasciano il nostro business in panne.

Come evitare di trovarsi in simili situazioni?

Verificare puntulamente che i dischi dei nostri RAID siano tutti funzionanti è sicuramente la prima cosa da fare. Eseguire manutenzioni periodiche del sistema è un'altra azione indispensabile.

Unica sicurezza effettuare back up dei dati più importanti quotidianamente
.

Clicca qui avere maggiori informazioni sul ripristino ed il recupero dati da sistemi RAID

venerdì 7 novembre 2008

Vediamo com'è fatto un Hard Disk all'interno...

Ecco com'è fatto un Hard Disk visto dall'interno. I piatti sono di materiale plastico rivestiti di pellicola magnetica (da poco abbiamo scoperto che sotto la pellicola sono trasparenti). Sulla pellicola magnetica vengono scritti e letti i dati attraverso le testine. Il preamplificatore, amplifica il segnale che le testine trasmettono all'elettronica posta dietro lo chassis, che attraverso il connettore lo invia alla scheda madre e poi al processore. Se volete avere un'idea di come i dati vengano trasmessi dai piatti alle testine e viceversa clicca qui.


Nel video seguente, vediamo come funziona un Hard Disk da aperto:



Ovviamente vi sconsiglio caldamente di aprire il vostro Hard Disk per vederlo funzionare. La polvere che inevitabilmente entrerebbe in contatto con i piatti in pochi minuti porterebbe alla rottura delle testine. Basti pensare che la distanza tra le testine ed i piatti è inferiore alla grandezza di un molecola del fumo di una sigaretta.

Questo è più o meno quello che accadrebbe:



sabato 1 novembre 2008

Il mio hard disk fa uno strano rumore!

Hard Disk rumoroso, perdita dati?

Rumore proveniente da testine danneggiate


Rumore proveniente da testine danneggiate 2


Rumore proveniente da testine danneggiate 3


Crash testine


Testine in contatto con i piatti


Motore irregolare


Se il vostro hard disk produce uno di questi rumori, l'intervento in camera bianca in un centro recupero dati risulta purtroppo indispensabile.


giovedì 30 ottobre 2008

Principali cause di perdita dei dati


Guasti degli hard disk


A causa di un mercato sempre alla ricerca di maggiori capacità e prestazioni, vengono prodotti hard disk sempre più performanti in termini di capienza e velocità a prezzi esponenzialmente decrescenti, ovviamente perchè prodotti industrialmente. La produzione di massa li ha trasformati da macchine di grande precisione a macchine potenzialmente soggette a rotture. Di seguito i guasti più comuni per un hard disk che portano alla necessità di un recupero dati.

Corruzione logica.
Avviene a causa di errori logici nel file system. Informazioni di distribuzione dei file sulla superfice del disco vengono a mancare o subiscono una corruzione. Un esempio pratico è rappresentato dalla disconnessione imprudente di un supporto USB collegato al sistema. Per maggiori informazioni

Corruzione magnetica.

Danneggiamento di settori logici della superfice magnetica del supporto dovuta all´instabilità della superfice stessa. Gli hard disk di qualunque produttore possono presentare settori danneggiati all'uscita della fabbrica. Quando vengono a danneggiarsi settori in cui accede il sistema operativo o il file system, la macchina può essere soggietta a fallimento. Per maggiori informazioni

Guasto elettronico.
La maggiorparte dei guasti di hard disk è rappresentata da fallimenti della infrastruttura elettronica. Possono danneggiarsi le PCB, solitamente visibili all´esterno del disco, come il sistema di preamplificazione del segnale delle testine (sensori GMR) interne. meno comune, ma estremamente grave il danneggiamento di induttanze del motore.

Corruzione firmware.
Gli hard disk oltre alla infrastruttura elettronica, dispongno di sofisticati software interni le cui informazioni sono memorizzate in aree accessibili solo dalla propria infrastruttura. Nel firmware
in generale sono registrate:

- le smart
- i moduli di calibrazione
- le tabelle dei difetti
- il translator dell´area di servizio

Oltre a queste che sono le più importanti sono registrate innumerevoli altre informazioni fondamentali per il funzionamento del hard disk.

Danneggiamento Sensori GMR.
I sensori GMR, denominati più comunemente testine, sono componenti interni di nanoprecisione che leggono e scrivono sulla superfice magnetica dei piatti presenti all´interno degli hard disk. Questi microsensori, sono estremamente fragili e soggetti a danneggiamenti. Un urto dell´hard disk o un difetto di fabbricazione può compromettere l´operatività delle testine e di conseguenza l´impossibilità di accedere ai dati. Per vedere come funzionano i sensori GMR

Grippaggio Motore.
Il motore dell´hard disk non è altro che un comune motore elettrico. Sul rotore sono montati i piatti, che ricoperti da una pellicola magnetica, rappresentano il media di immagazinamento dei dati. Questo motore che nei modelli più performanti può raggiungere i 15.000 giri al minuto, può ovviamente gripparsi. Il grippaggio del motore rende i dati salvati sull´hard disk completamente inaccessibili.

Danneggiamento superfice magnetica.
Il danno più grave e spesso irremediabile è rappresentato da abrasioni o vere e proprie incisioni sulla pellicola magnetica presente sui piatti. Ovviamente i settori presenti sulla superfice danneggiata non possono essere recuperati in nessun modo, ma anche i settori circostanti possono non essere recuperati a causa del daneggiamento che tali abrasioni ed incisioni provocano sui sensori GMR. Statisticamente, solo il 25% dei dischi che presentano tali danneggiamenti possono essere recuperati, ma tali recuperi implicano un impegno in risorse umane e pezzi di ricambio di molto superiori al normale.


Prossimamente approfondiremo in post dedicati ognuno di questi argomenti.


venerdì 12 settembre 2008

La Nebulosa "Recupero dati"

Quando abbiamo iniziato la nostra attività, per prima cosa, ci siamo impegnati a conseguire il massimo livello di competenza nel recupero dati. Nel frattempo ci siamo dotati delle tecnologie più all'avanguardia, per attrezzare un laboratorio che potesse affrontare qualsiasi problema di perdita dati.

Raggiunto il nostro obiettivo, abbiamo cercato di metterci nei panni di chi avesse bisogno del servizio di recupero dati e abbiamo svolto un'estesa ricerca di mercato. Questo per comprendere appieno le problematiche che affronta chi perde dati fondamentali dal computer e si avventura alla ricerca della persona giusta a cui affidare la propria memoria (seppur elettronica pur sempre di memoria si tratta...)

Ciò che si è rivelato ai nostri occhi? Un'incredibile confusione!

Nell'immaginario collettivo recuperare i dati è:
  • un processo oscuro (non si sa bene dove vengono spediti gli hard disk e chi ci metterà le mani)
  • estremamente costoso (arduo sapere quanto si spenderà fino a quando non si riceve la fattura)
  • difficile, molto lungo e spesso senza successo (prima di trovare una società in grado di soddisfarli, i malcapitati dovranno passare attraverso le forche caudine della nebulosa "recupero dati")
Sempre secondo l'opinione pubblica, le aziende che si occupano di recupero dati sono:
  • misteriose (ce ne sono tante, ma non si capisce bene chi faccia davvero il lavoro)
  • poco orientate alla soddisfazione del cliente (protetti da scarsa informazione, pensano solo ai propri interessi)
  • approfittatrici ed a volte addirittura disoneste (spesso si fanno pagare, ma non recuperano quello che dovevano)
Una simile reputazione è controproducente per chi come noi si impegna a dare un servizio qualitativamente impeccabile, nel minor tempo possibile ed al miglior prezzo sul mercato. Per questo motivo abbiamo deciso di pubblicare questo blog con il quale ci proponiamo di aiutare, attraverso un'informazione corretta, chiunque debba affrontare una situazione delicata come il recupero dei propri dati. Cercheremo inoltre di fare chiarezza su ciò che oggi, per molti, sembra una nebulosa.

Nel prossimo articolo:

Recupero logico o recupero fisico, qual'è la differenza?

Stay tuned!